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Il segmento testuale Bocche di Cat è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 3Entità Multimediali , di cui in selezione 3 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 808

Brano: [...]ono il Montenegro, ma quasi subito (13.6. 1941) una forte insurrezione popolare diede inizio alla lotta di liberazione su tutto il suo territorio: gli invasori italiani vennero presto ricacciati nelle basi costiere e nei centri strategici, mentre nelle zone liberate sorgevano i Comitati popolari quali organi democratici di governo locale. L'8.2.1942 fu costituito, nel monastero di Ostog, il Comitato popolare di liberazione del Montenegro e delle Bocche di Cattaro.

Impotenti davanti ai continui attacchi dei partigiani montenegrini, i fascisti italiani infierirono contro la popolazione civile. Innumerevoli furono le fucilazioni di partigiani o presunti tali, mentre migliaia di prigionieri vennero deportati in Italia e detenuti nelle carceri o nei campi di internamento. Un concentramento particolarmente numeroso di deportati montenegrini ritenuti più pericolosi venne organizzato nell’isola di Ponza, già colonia di confinati politici antifascisti e sgomberata alla fine del 1938.

Guerra di liberazione

Dopo I’8.9.1943, mentre nel Montenegro le [...]

[...]

Particolarmente numerosi furono, in Umbria, i partigiani montenegrini fuggiti dal carcere di Spoleto o dal campo di concentramento di Colfiorito, poi confluiti nelle Brigate garibaldine « Gramsci » e « Spartaco ». Per un certo periodo il comandante della « Gramsci » fu il montenegrino Svetozar Lakovic [Toso] (v. Jugoslavi in Italia).

Nel novembre 1943 sorse a Kolascin {'Assemblea popolare antifascista di liberazione del Montenegro e delle Bocche di Cattaro che inviò i propri delegati all’Assemblea di liberazione dell’intera Jugoslavia, riunitasi a Jaice. Dal luglio

1944 si costituì in Montenegro un regolare governo, poi confermato alla fine della guerra nell’aprile 1945. L’anno seguente, in base alla costituzione della Repubblica federale jugoslava, il Montenegro divenne una delle sei repubbliche autonome della Federazione. Date le sue limitate dimensioni e l’estrema povertà del territorio, tale assetto va considerato anche come un riconoscimento dell’eccezionale apporto dato dalla popolazione e dai dirigenti comunisti montenegrini alla [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 517

Brano: [...]e forse non ha uguali nella storia della Guerra di liberazione.

F.Vi.

Manzelli, Giuseppe

Medaglia d’oro al valor militare. N. a Mercato Saraceno (Forlì) nel 1894, m. a Roma il 5.3.1963; ufficiale di carriera.

Nominato tenente colonnello dal

1941, nei giorni dell’armistizio delT8.9.1943 era al comando del I Battaglione del 120° Reggimento « Emilia », dislocato in Albania. Alle intimazioni tedesche di consegnare la piazzaforte delle Bocche di Cattaro si rifiutò e, schierandosi con altri ufficiali e soldati, oppose una decisa resistenza, contribuendo a sottrarre alla stretta nemica la maggior parte delle truppe che così poterono imbarcarsi.

Gravemente ferito, cadde prigioniero dei tedeschi e da questi fu inviato in campo di internamento, in Polonia e poi in Germania. Potè tornare in patria dopo la Liberazione. Collocato in congedo nel 1947, fu promosso generale di divisione nel

1961.

Manzin, Lucio

Abba. N. a Gradisca d’Isonzo (Gorizia) il 21.8.1913.

Ufficiale di cavalleria, dopo l’8.9.1943 rientrò in Friuli dove prese co[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 280

Brano: [...]8811964), il falegname Giuseppe Benussi, il barbiere Antonio Segariol, il calzolaio Marco Dessanti e altri lavoratori come Andrea Giuricin, Rodolfo Coverlizza, Gregorio Nider, Giorgio Debernardis, Francesco Zaccai, Vincenzo Poduje, Giovanni De Luca, Pietro Fiorin, Italo Parco, Domenico Sponza, Giuseppe Bormè, Domenico Biondi, Antonio Lorenzetto, Antonio Brajkovic, Antonio Paliaga (v.). Quest’ultimo nel 1918 prese parte alla rivolta dei marinai a Bocche di Cattaro. Questi stessi lavoratori furono in prima fila, nel 1919, nella costituzione della Sezione locale del P.S.I., mentre liberali e cristianosociali si fondevano nel Partito Popolare (cattolico) per poi allearsi con i primi nuclei fascisti. Nel 1919 sorse anche il primo Circolo giovanile socialista, con alla testa Ernesto Fabris, Giovanni e Antonio Buratto, Domenico Segai la, Tommaso Quarantotto, Giorgio Privi leggio, Giuseppe Budicin e altri.

Uattacco fascista

Nel 1920, durante una manifestazione nel corso del congresso costitutivo del Sindacato tabaccai, i carabinieri spararono sui de[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Bocche di Cat, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
<---antifascisti <---fascista <---antifascista <---artigiano <---comunista <---comunisti <---fascismo <---fascisti <---italiani <---Anna Varcaricchio Buratto <---Antonio Buratto <---Antonio Prodan <---Antonio Segariol <---Bocche di Cattaro <---Bronze Star <---Cicognini di Verona <---Colonna Italiana <---Colonna Italiana Ascaso <---Comitato centrale <---Domenico Biondi <---Domenico Buratto <---Domenico Sponza <---Draza Mihai <---Francesco Zaccai <---Giacomo Viscovich <---Giorgio Deber <---Giorgio Privi <---Giovanni De Luca <---Giuseppe Di Vittorio <---Giuseppe Pesel <---Lega di Rovigno <---M.B.M. <---Marco Poretti <---Matteo Naddi Nadovich <---Meccanica <---Nicolò Col <---P.C. <---P.S.I. <---Partito comunista <---Pietro Ive <---Pino Budicin <---Repubblica federale <---Rodolfo Coverlizza <---Silvio Zorzetti <---Storia <---Svetozar Lakovic <---Tommaso Quarantotto <---Vincenzo Poduje <---antifasciste <---azionisti <---cristiano <---franchista <---franchiste <---irredentista <---istriane <---italiana <---italiane <---italiano <---nazifascisti <---nazista <---novecentista <---socialista <---socialisti <---squadristi



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